> Finalmente in Africa
>Da molto tempo sognavo l’Africa...
Sono partito per una vacanza perchè lo stress della quotidianità oramai mi aveva avvolto come un mantello nero, come quelli che usavano i nostri nonni.
> Mi ritrovai senza saperlo in un albergo di Malindì e subito assaporai i profumi e i suoni Africani ,li per li non riuscivo a capire cosa fossero,incuriosito cominciai a vagare per le strade, solo, alla ricerca di un perché o di un percome questa terra fosse cosi differente dalla mia. Mi bastò poco per accorgermi della profonda differenza e mi sforzai di vedere le cose non più con gli occhi di un turista ma col cuore.Mi si spalancò un palcoscenico senza fine,a mè nuovo. Il tutto ebbe un impatto stravolgente sulla mia persona. Il tempo a mia disposizione era oramai finito ma prima di lasciare quella meravigliosa ma anche maledetta terra,decisi di fare qualcosa per i più poveri.
L’ultima sera mi feci portare in banca a bordo di un “tuctuc”. Ero fiero di me, avevo deciso di cambiare dei soldi per comprare del cibo da donare.
Durante il percorso con l’autista parlai con l'autista su quanto si possa fare per gli africani,che sarebbe bastato poco per limitare le diversità tra bianchi e neri...parlavo,parlavo, poi mi accorsi che mi guardava in modo molto strano, a mia volta lo guardavo e non riuscivo a cogliere in lui l’attenzione che avrei voluto, pazienza pensai,forse lui sta bene e non ha problemi ne di soldi tanto meno di cibo.
>Mi raccolsi nei miei pensieri e giungemmo in banca.
Lo feci aspettare per il cambio,nel frattempo era calata la sera e al mio ritorno l’autista mi guardò e mi disse: Buana qui vicino c’è un piccolo orfanotrofio gestito da un prete italiano, un bianco come tè.Immediatamente il mio pensiero si focalizzò sul fatto che a mia insaputa potevo aiutare dei bambini indifesi e magari ammalati.Via di corsa verso quel luogo che poi diventò una delle mie ragioni di vita .
>Vi trovai Padre Alessandro.Tra me e me mi chiesi chi è costui ? ma non ebbi il tempo di darmi una risposta che tutti i bambini mi accolsero con canti e suoni riportandomi li con loro, credetemi è stato uno dei miei più forti momenti di felicità.
Questa è la mia storia ,di come sono venuto a conoscenza di questa meravigliosa associazione, ma soprattutto delle persone che ne fanno parte.Penso a quel matto del nostro Don Alessandro,a Patrizia sempre pronta a tutto e per tutti ,a Margherita sempre pronta a darci consigli e a ricordarci le nostre origini sia spirituali che non,alla mia amica Franca che ha condiviso con me la gioia del suo primo viaggio in Africa .
>Da quel lontano, ma anche vicino, momento, sono un volontario di Africa Project. Il mio tempo, il mio impegno è dedicato ai più poveri, sono felice di condividere quanto ho con tanti amici del Kenya.
> Giovanni
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